Avvenire ha mandato in pagina, venerdì 11 febbraio, ampi stralci della prolusione che monsignor Mariano Crociata, segretario generale della Conferenza episcopale italiana, aveva tenuto a Messina, quattro giorni prima, in occasione della «Settimana Teologica 2011» della diocesi siciliana: 12.681 battute (spazi inclusi) su un totale di 35.126, con una operazione sul testo originale che, all’occhio ingenuo, può apparire delinquenziale. In pratica, i tagli stravolgono il senso della prolusione, ma l’ingenuità sta nel credere che ad Avvenire interessasse riportare in modo fedele quanto detto da Sua Eccellenza o, di più, che adesso Sua Eccellenza possa dirsene crucciato. Niente di tutto questo: monsignor Crociata non avrà nulla da ridire, anzi, non c’è dubbio che avrà approvato lo stravolgimento del testo, o addirittura lo avrà stravolto lui stesso, allo scopo. Non resta che spiegare com’è stata lavorata la prolusione e perché.
[No, aspettate, stavolta non vi frantumerò i coglioni e sarò leggero. Tanto leggero da volteggiare in un’ellittica.]
Fate finta che l’umana società sia lo scompartimento di un treno che deve andare da A a B in un x di tempo. Lo scompartimento è pieno, e c’è chi vorrebbe dormire, chi vorrebbe leggere, chi vorrebbe star lì sovrappensiero nei cazzi propri… Poi c’è quello che si sente in dovere di ravvivare l’ambiente parlando ad alta voce, cantando, chiamando al coro, pretendendo l’attenzione generale, per fare piena comunione.
Forse la sua cattiveria non è conscia, anzi, a chiedergli di non disturbare, s’immalinconisce, mette musetto, s’atteggia a vittima, t’accusa di volergli tappare la bocca, segno che odi il buonumore e la socievolezza, insomma – chiudiamo l’ellittica – sei laicista, nemico della libertà religiosa, intimamente asociala. Perché egotista. In quanto senzadio.
[Rifacciamo l’ellissi all’incontrario?]
Uno dei passi che Avvenire ha tagliato al testo originale di monsignor Crociata, che a mio modesto avviso è il cuore di tutta la prolusione perché dice della radice prima dell’appartenenza all’umana società (secondo Sua Eccellenza), è il seguente: “La fede, se non può risolversi totalmente in una appartenenza visibile ed esteriore, non può tuttavia neppure venire concepita come fatto meramente interiore e invisibile […] Un cristiano appartiene alla Chiesa in ragione della fede professata e dei sacramenti dell’iniziazione cristiana ricevuti, con tutto quanto ciò include e comporta. Ma questo diventa possibile solo a motivo di una precedenza della stessa Chiesa, indice del fatto che essa non è il semplice frutto o la semplice somma dell’appartenenza dei singoli cristiani, ma è invece anzitutto il frutto dell’azione dello Spirito, che rende presente e operante Cristo. L’appartenenza è, perciò, possibile, solo in ragione degli elementi istituzionali della Chiesa che, lungi dal rappresentare l’antitesi dello Spirito (come si sarebbe un poco superficialmente inclini a pensare), rappresentano i mezzi attraverso cui lo Spirito Santo continua ad attuare la presenza di Cristo, che raccoglie i cristiani in unità e li rende appartenenti, appunto, alla sua Chiesa”.
Sareste un poco superficialmente inclini a pensare che lo scazzacazzi nello scompartimento del treno sia uno scassacazzi e basta? Siete in errore. Egli incarna la quintessenza del Buonumore e la quintessenza della Socievolezza (e qui le maiuscole non sono a caso), e può scassarti il cazzo. Anzi, egli deve. Lo muove lo Spirito Santo, una della tre facce del Dio Trino.
Sareste un poco superficialmente inclini a pensare che lo scazzacazzi nello scompartimento del treno sia uno scassacazzi e basta? Siete in errore. Egli incarna la quintessenza del Buonumore e la quintessenza della Socievolezza (e qui le maiuscole non sono a caso), e può scassarti il cazzo. Anzi, egli deve. Lo muove lo Spirito Santo, una della tre facce del Dio Trino.
E dunque in quanto Avvenire tace riguardo all’appartenenza (intesa come biglietto da A a B) c’è quello che ti tocca sorbire in un x di tempo. Che corrisponde pressappoco alla tua vita.
Dite voi se è comprensibile – non dico ragionevole, dico comprensibile – che ogni tanto ne buttino uno fuori dal finestrino.
La Settimana Teologica, la congerie di cazzate che vanta innumerevoli tentativi di imitazione.
RispondiEliminaPag.1: indovinello
Né fornaio né postino
nel suo nome un destino
dacci presto una sbirciata
chi è MARIANO CROCIATA?
Pag.2: 22445 piccole differenze
i due testi proposti sono molto simili ma trova le 22445 piccole differenze.
Pag.3: chi sa chi lo sa
l'ispettore Pippo è stato chiamato dalle FFSS perché il controllore del treno X-Y ha ritrovato un gruppo di boy scout chi con la chitarra, chi con il canzoniere, chi con il foulard cacciati in gola. Chi li avrà uccisi? Nel vagone è rimasto una sola persona che fischietta "Simpathy for the devil". Scopri il colpevole, se è colpevole.
Ok, però messa così parrebbe che lo scazzacazzi sia anche il figlio del capotreno. E a quel punto vaglielo a dire di fare silenzio.
RispondiEliminaEh, però è vietato gettare rifiuti dal finestrino!
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