Sì, Gians, ho letto, ma qui non si tratta di "marciare divisi per colpire uniti", sicché todo modo es bueno: si tratta di chiarire che il moralismo - il moralismo, dico - mai, non foss'altro perché altrimenti Silvio Berlusconi può trovare un consenso motivato mica tanto male.
un pò si indignano e un pò fingono di indignarsi attirando l'attenzione dei Cattolici che, sperano, si indignino per davvero. l'altro piano è poi il contar balle del Berlusconi e anche qui "io non mi indigno perché me lo aspetto, mostro di indignarmi per ricordarti come si fa, ma tu ingenuo elettore Berlusconiano..." l'aspetto più curioso è che siamo da quindici anni a una coazione a ripetere.
Al Palasharp un concentrato di perbenismo ipocrita, certo difficile contrastare B., le provano tutte per cercarsi un'identità credibile, anche per contrapposizione esasperata. Così mi son diventati tutti bigotti e riscopro invece una comprensione e un'apertura alla contestualizzazione di taluni porporati. Chiaro che andasse via B. mica diventerebbe un paese normale questo, non lo è mai stato, ma è tempo di deberlusconizzare l'Italia, lui ha rappresentato per troppo tempo un'anomalia che si è cronicizzata negli anni e non è più sostenibile.
Per cui vedrai che ci terremo Silvio e anche una surenchère di moralismo. Come, dopo una dieta, doversi riprendere i chili nel culo e non quelli nelle tette.
No, il post che hai segnalato non mi è piaciuto. Solita storia, se per affermare le tue ragioni hai bisogno di deformare quelle degli altri che vorresti criticare, vuol dire che le tue ragioni non sono così buone. Non sopporto questo modo di fare nei berlusconiani, e non lo sopporto nemmeno nei non berlusconiani.
Al di là degli argomenti portati (peraltro inesistenti: il sarcasmo e l'esagerazione non sono argomenti), mi stupisce la virulenza con cui vengono attaccate e ridicolizzate persone che hanno provato a fare qualcosa, senza tornaconti, senza violenza, e nemmeno nel modo più stupido possibile. Quando poi confronto quelle persone alla folla di amministratori, giornalisti e intellettuali che si rattrappisce nell'ombra del Capo, sperando che non cada, beh, io fatico davvero a capire il perché di tanto disprezzo.
Il merito chiaramente è diverso, complimentandomi con Stefano, avrai immagino letto che, vedo il tutto sotto un diverso punto di vista.
RispondiEliminaSì, Gians, ho letto, ma qui non si tratta di "marciare divisi per colpire uniti", sicché todo modo es bueno: si tratta di chiarire che il moralismo - il moralismo, dico - mai, non foss'altro perché altrimenti Silvio Berlusconi può trovare un consenso motivato mica tanto male.
RispondiEliminaun pò si indignano e un pò fingono di indignarsi attirando l'attenzione dei Cattolici che, sperano, si indignino per davvero.
RispondiEliminal'altro piano è poi il contar balle del Berlusconi e anche qui "io non mi indigno perché me lo aspetto, mostro di indignarmi per ricordarti come si fa, ma tu ingenuo elettore Berlusconiano..."
l'aspetto più curioso è che siamo da quindici anni a una coazione a ripetere.
Al Palasharp un concentrato di perbenismo ipocrita, certo difficile contrastare B., le provano tutte per cercarsi un'identità credibile, anche per contrapposizione esasperata. Così mi son diventati tutti bigotti e riscopro invece una comprensione e un'apertura alla contestualizzazione di taluni porporati. Chiaro che andasse via B. mica diventerebbe un paese normale questo, non lo è mai stato, ma è tempo di deberlusconizzare l'Italia, lui ha rappresentato per troppo tempo un'anomalia che si è cronicizzata negli anni e non è più sostenibile.
RispondiEliminaPer cui vedrai che ci terremo Silvio e anche una surenchère di moralismo.
RispondiEliminaCome, dopo una dieta, doversi riprendere i chili nel culo e non quelli nelle tette.
No, il post che hai segnalato non mi è piaciuto. Solita storia, se per affermare le tue ragioni hai bisogno di deformare quelle degli altri che vorresti criticare, vuol dire che le tue ragioni non sono così buone. Non sopporto questo modo di fare nei berlusconiani, e non lo sopporto nemmeno nei non berlusconiani.
RispondiEliminaAl di là degli argomenti portati (peraltro inesistenti: il sarcasmo e l'esagerazione non sono argomenti), mi stupisce la virulenza con cui vengono attaccate e ridicolizzate persone che hanno provato a fare qualcosa, senza tornaconti, senza violenza, e nemmeno nel modo più stupido possibile.
RispondiEliminaQuando poi confronto quelle persone alla folla di amministratori, giornalisti e intellettuali che si rattrappisce nell'ombra del Capo, sperando che non cada, beh, io fatico davvero a capire il perché di tanto disprezzo.