venerdì 11 febbraio 2011

Aguzzate la vista



Sono bastate 48 ore e il mutanda-party ha perso due prestigiose mutande: Antonio Martino e Massimo Bordin.
Il primo, già da ieri, si tirava fuor d’imbarazzo con una educata letterina: “Caro Direttore, come sa un altro impegno mi impedisce di partecipare alla manifestazione da lei promossa…” (Il Foglio, 10.2.2011) e “impedisce” era in grassetto, per attenuare il colpo. Fatto sta che non si ha notizia di quale sia l’impegno – tace l’agenda sul blog di Antonio Martino, tace Google alla voce “Antonio Martino + 12.2.2011” – e complimenti al garbo da liberalone d’antan.
Discorso diverso per Massimo Bordin: “Oramai comprendiamo perfettamente la logica della cosa: diventa una manifestazione molto schierata e allora non c’è più quel dibattito che poteva esserci. Ci sarà una buona manifestazione di propaganda, adatta solo a chi è convinto che Berlusconi sia solo una vittima della magistratura” (Radio Radicale, 11.2.2011). Minor garbo, forse, ma grande chiarezza. Complimentoni.

3 commenti:

  1. Ingresso libero? devi pagarla la gente sennò ti rimane vuota la sala!

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  2. No, ma dico io, Bordin pensava di andare là a farsi un tè con le amiche e chiacchierare amabilmente del più e del meno in mezzo alle mutande? Pensava di andare ai saldi di fine stagione da InFimissimi?

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  3. Bordin:
    "Oramai comprendiamo perfettamente la logica della cosa"
    Ma che acutezza. Come se fosse difficile capirla dall'inizio.
    Il reiterato finto candore dei radicali è molto fastidioso.

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