lunedì 7 febbraio 2011

Fuffultare


Nichi Vendola rende noto il testo della lettera inviata a Sandra Bonfanti di Libertà e Giustizia in sostegno alle ragioni dei palasharpisti, e la lettera attacca così: “C’è bisogno di un sussulto…”, che si scrive “sussulto”, ma che qui non si può leggere altrimenti che “fuffulto”. Con quella sua invidiabile capacità di trovare otto sinonimi per ogni termine, per spararli in sequenza senza risparmiarcene mai uno (meglio di lui solo certi sommelier davanti a un rosso e Philippe Daverio davanti a una pala di scuola lombarda), Nichi Vendola non riesce a trovarne uno meno imbarazzante di “fuffulto” per significare il moto di indignazione che dovrebbe sollevare il paese. Come fu per Ignazio La Russa, quando prese a imitare l’imitazione che ne faceva Fiorello e per qualche tempo fece abuso di molti “digiamolo”, oggi ci tocca sorbirci l’imitazione dell’imitazione di Checco Zalone. Tutto per estorcerci un sorriso di tenerezza.


3 commenti:

  1. Lettera poverina, eh! Miserella, scarna, moralisticheggiante, che non coglie il centro del problema ma solo le prurigini (eh!) laterali.

    L'unico passo degno di nota è:

    "Un sussulto perché questa povera Nazione oggi è tramortita, è un Paese in ginocchio dal punto di vista sociale"

    Nichi, non solo dal punto di vista sociale.
    E' in ginocchio. Punto.
    Chi sfortunato con i ceci sotto le ginocchia, chi ottimista con le fave in bocca.

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  2. Avrebbe potuto chiamarlo "moto", "reazione" o "fremito". No, ha scelto proprio "fuffulto". Se ne deve dedurre che col sigmatismo ci gigioneggia, il Vendola, puntando almeno a diventare personaggio - nella consapevolezza di non poter vincere.

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  3. Giù le mani da Philippe Daverio!
    vuole mettere con Vendola??

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