sabato 1 maggio 2010

Intellettuali dei miei mocassini


Uno torna a casa, la sera, con la curiosità che lo divora dal mattino, quando ha letto un articolo di Goffredo Bettini e ha fatto il calcolo delle reazioni potrà scatenare in rete.
Sono le volte che uno sarebbe tentato di disdire ogni appuntamento di lavoro per restarsene tutto il giorno davanti al pc, a seguire in real time il montare della discussione nella blogosfera, l’accendersi dei fuochi di polemica, il comporsi delle varie posizioni sui punti sollevati dal Bettini, uno che nel Pd, cioè nel più grande partito di opposizione, non è certamente l’ultimo degli stronzoni.
Naturalmente uno va al lavoro, ma ogni tanto il pensiero torna all’articolo, e la curiosità lo morde: “Chissà che glossa ci starà scrivendo sopra, l’Adinolfi! Chissà che folgoranti bagliori di critica, il Civati, lo Scalfarotto, il Sofri, il Costa, il Gilioli! Chissà che colpi di bazooka da Beppe Grillo, chissà che pirotecnica di freddure e battutine dagli acari della blogosfera del più ambiguo centrosinistra! Ci starà già girando sopra un video, quel geniaccio di Zoro?...”.
Bene, uno torna a casa, la sera, e il climax gli scende nei mosassini: l’articolo di Bettini non ha piegato un pelo di cazzo a nessuno. E vabbe’ che Bettini sta in cantiere per la manutenzione, ma intelligenze del suo calibro non dovrebbero muovere la discussione? “Contro il nichilismo il centrosinistra non può non dirsi (e farsi) cristiano”, mica polpettine, e la blogosfera peri- e para-piddina? Un perfetto niente. Cose che avrebbe potuto dirle un Pera, e al Bettini non lo cagano neanche di striscio.

Chi li capisce, questi fighetti di centrosinistra. Stanno col naso appiccicato alla vetrina delle novità elettroniche e mediatiche, non si perdono neanche un cd di quelli che contano e, se hanno letto duecento libri, si sentono già insufflati di cultura. Pronti a spaccare il pelo in sedici sulle puttanate e, quando Bettini scrive: “La fede, grazia e dono, non diventa motivo di distrazione per inseguire progetti separati dal resto della società, ma misura del limite dell'umano, dentro il quale aprirsi all’altro, combattere, testimoniare, incontrare. Le immense risorse morali dei cattolici si possono così espandere in una molecolare risposta al nulla che dilaga, così come a ogni idea onnipotente (e sappiamo in politica quanto pericolosa) dell’azione umana. Per questa via diventa naturale e prezioso l’abbraccio con l’azione e la spiritualità del non credente” – be’, quando Bettini scrive questo, paiono distratti a fare ikebana.
E così Bettini scrive dell’“ideologia atea, che poi è un assolutismo”, ma scrive pure che “tutto ci è il contrario del relativismo”, che è “nella ricerca, nel dubbio, nel dialogo che la fede può esprimersi virtuosamente nella storia e illuminarla”, e nessun blogger di quelli che contano nell’area pare abbia da commentare. Intellettuali dei miei mocassini.


Nota
Dice, vabbe’, ma linkaci ’sto cazzo di articolo del Bettini, così lo leggiamo ed eventualmente se ne parla. Non linko un cazzo, dico io. Bettini non linka me, e io non linko lui.

6 commenti:

  1. "La battaglia, durissima, va soprattutto condotta a livello culturale, attingendo alle risorse più profonde che gli Italiani hanno dentro l'animo."
    Ma in quanti, a livello dirigenziale, sono disposti ad ascoltare?
    Pensiamo alle sberle che hanno preso negli ultimi mesi, alle non posizioni che hanno assunto ed un continuo tragiversare.
    A cosa ha portato?
    Ad una sempre crescente sfiducia nei confronti che si è concretizzata nei risultati elettorali dello scorso marzo.
    Che si concretizza, ogni giorno, nel vedere storiche roccaforti che ogni giorno di più da rosso diventano verdi.

    L'articolo conclude con "Per il PD è la rivoluzione ancora da fare" ma da ciò che leggo, da ciò che ascolto, da ciò che vedo attorno a me, non so sinceramente se il PD, intendendolo come catalizzatore di un elettorato di sinistra nel quale mi ritrovo, ha voglia di farlo.
    Io, da signor nessuno, ho seri e forti dubbi.

    Hai fatto bene a non linkarlo, mi pare giusto che ce lo andiamo a cercare se l'argomento interessa. Io l'ho fatto, ho letto e ti ringrazio.

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  2. l'Adinolfi è Mario, presumo. (Tu non linki, io non cerco).
    az.par.

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  3. Però, tutto sommato, se nessuno se n'è accorto, tanto meglio. No?

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  4. malvino ieri in feltrinelli ho beccato questo, un sacco di risate, in particolare gonna vs jeans e messa vs mostra
    http://www.camillolangone.it/libri/manifesto_della_destra_divina.html

    se mi sono persa una tua recensione è un peccato

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  5. @ desaparecida
    Mai recensito, e m'è parsa la migliore recensione.

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  6. ma ha il fascino irreale di una parodia

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