giovedì 20 maggio 2010

Il vescovo e la sciocchina


Quasi tutti positivi, i commenti alle belle parole della Carfagna, anche se adesso non guasterebbe un bel gesto, “fatti concreti”, perché incidentalmente la signora è ministro.
Quasi tutti positivi, i commenti, fatta eccezione per qualche acidità de il Giornale e de Il Foglio: non una parola di Avvenire, men che meno de L’Osservatore Romano. Capita, cioè, che un personaggio pubblico, addirittura un ministro, abbandoni la Verità e sposi la moda del secolo, quella che riconosce piena parità di diritti ai non-eterosessuali e condanna ogni discriminazione ai loro danni, e non c’è uno straccio di tonaca che voglia dire due parole: per sentire un prete che mugugna bisogna andare per catacombe. Qui, il vescovo emerito di Alghero, monsignor Antonio Vacca, dà un saggio straordinario di cosa capita a un ministro, quando abbandona la Verità.

“Il ministro poteva risparmiarsela quella dichiarazione”. Duole che un politico non sia aderente al magistero morale della Chiesa, ma duole assai di più che faccia scandalo dichiarandolo pubblicamente. Soprattutto se a capo di un dicastero pertinente.
Se “il governo si è sempre dichiarato vicino ai valori cattolici”, com’è possibile? “Bisogna vedere nei fatti quanto ci sia di cattolico nelle singole persone”. Non è un darle della troia, senza dubbio, ma forse c’è qualcosa che è pure peggio: “La politica é ricerca del consenso anche a buon mercato. Esiste la convenienza politica e l’appoggio dei gay é importante, vista la loro influenza”. Insomma, la Carfagna s’è venduta i valori.
C’è di più: se “il governo si è sempre dichiarato vicino ai valori cattolici” e nel singolo ministro c’è poco di cattolico, quel ministro è in qualche modo fuori dal governo, ectopico perché atipico.

Basta? Macché. Sua Eccellenza chiude la sua riflessione con un gesto di carità: “Sono certo che in realtà il ministro non la pensi esattamente così”. Mente o parla senza sapere cosa dice, la sciocchina.

1 commento:

  1. Dunque al monsignore la ricerca del consenso in politica pare giustificata solo se riguarda i cattolici, tutti gli altri no, robaccia low-cost.

    Luigi

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