“Cari fratelli e sorelle, «sta scritto […] nel libro dei Salmi: […] il suo incarico lo prenda un altro. Bisogna dunque che […] uno divenga testimone, insieme a noi, della sua risurrezione» (At 1, 20-22). Così disse Pietro, leggendo ed interpretando la parola di Dio in mezzo ai suoi fratelli, radunati nel Cenacolo dopo l’Ascensione di Gesù al Cielo. Fu scelto Mattia…”.
Sua Santità attacca l’omelia citando gli Atti degli Apostoli nel punto in cui c’è da scegliere un sostituto di Giuda, ma evita di citare il suo nome e i puntini sospensivi eliminano ogni collegamento – anche indiretto – all’apostolo traditore.
Poco oltre cita ancora Mattia, così “associato agli undici apostoli” (At 1, 26), ma senza spiegare che si tratta del 13°: non parliamo del 12°, per piacere, era un fetente, anzi, un porco (il famoso porco Giuda).
Siamo alla rimozione delle ragioni che spingono a colmare il posto lasciato vuoto. C’è bisogno di nuovi preti, ma evitiamo spiegazioni sul perché del buco: chi conosce gli Atti sa, per tutti gli altri è reclutamento ordinario.
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