venerdì 7 maggio 2010

“Non lo so”


Recupero da pontifex.roma.it un articolo apparso sul Corriere della Sera del 19 aprile e che mi era sfuggito. Si tratta di un aneddoto estratto dal viaggio di Sua Santità a Malta, a firma di Lorenzo Salvia, che così narra: “Joseph Magro arriva davanti a Benedetto XVI e la voce gli trema ancor più delle gambe. Riesce a fare l’unica domanda possibile per chi […] da bambino è rimasto orfano e poi ha subito violenze terribili dai preti che si dovevano prendere cura di lui: «Perché ci hanno fatto questo?»”.
Leggendo, qui m’è salito il cuore in gola e ho pensato: ecco la madre di ogni topos, adesso l’“esperta in umanità” parlerà per voce della sua più alta espressione, e finalmente sapremo.
Ho scommesso che la risposta fosse: “Colpa di Satana”. Ho perso, perché Sua Santità ha risposto: “Non lo so”.

“Esperta in umanità”, la Chiesa: per duemila anni ha ascoltato miliardi e miliardi di confessioni e tutti le hanno aperto cuori e menti fino a offrirle una conoscenza di tutto ciò che è umano, nel bene e nel male, che non ha pari per estensione e profondità. Tuttavia, quando un prete confessava a un altro prete di aver stuprato un bambino, si distraeva, pensava ad altro, e così non è riuscita a formarsi un’idea sull’argomento: “Non lo so”, ecco il distillato.
Ecco la madre di tutti i topi, proprio così, ma nel senso di vera e propria zoccola.

6 commenti:

  1. quando gli fa comodo non sanno. come i mafiosi.

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  2. qualsiasi cosa avesse risposto trovereste il giudizio avvelenato.
    Benedetto XVI è troppo umile è santo per rifugiarsi dietro qualsiasi risposta. Ha pianto. Ha pianto. solo chi è profondamente umano e santo puo lasciarsi ferire dalla malizia di chi usa e abusa.

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  3. Anonimo, ma Benedetto XVI è già santo? Immagino per martirio, ferito dalla malizia...

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  4. La Chiesa è esperta in umanità
    giusto quanto un pescatore può essere esperto
    di fauna abissale.

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  5. piangono anche i guitti sulle assi del palcoscenico...

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  6. E giù tutti a dire quanto è umile questo sant'uomo che dinanzi al mistero del male si professa ignorante, che è attonito di fronte agli oscuri meccanismi della provvidenza, che si ritrae davanti al mistero della chiesa tanto divina ma al tempo stesso così umana e bla bla bla bla...

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