“Quanto alle punizioni corporali [inflitte agli ospiti degli orfanotrofi gestiti dal clero cattolico], anche qui sarebbe opportuno distinguere, cercare di capire. Immaginare ad esempio quale logorio rappresenti fare ogni giorno il guardiano, il secondino, magari con tutto l’amore possibile, ma anche con tutta la miseria che ci portiamo addosso. Non sarebbe difficile capirlo, se solo si volesse. Se non vi fosse nella nostra cultura quell’odioso pregiudizio illuminista che ci porta a guardare sempre tutto con aria di sopracciò, e di superiorità”
Francesco Agnoli, Il Foglio, 15.5.2010
No comment. Mi verrebbe però in mente una cosuccia così, una specie di tortura, nonché un versetto del vecchio testamento che diceva, più o meno, occhio per occhio dente per dente...
RispondiEliminaQuindi se incontro Francesco Agnoli e lo prendo a sberle posso giustificarmi dicendo di essere logorato dalle cazzate sue e dei suoi sodali foglianti?
RispondiElimina@Daniela
RispondiEliminaBeh, sicuramente l'Agnoli accetterebbe il trattamento comprendendo il logorio e la miseria del suo secondino. Tanto che, magari, chiederebbe il bis.
Caro Il Nano, per il bis gli occorrerebbe tempo per riprendersi. Sai, il secondino è molto ma molto logorato, e se la punizione è commisurata al logorio, non c'è Cynar che tenga :)
RispondiEliminaDisgustoso.
RispondiEliminaChe poi Francesco Agnoli lo conosco personalmente ,
RispondiEliminal'anno scorso eravamo colleghi di commissione di maturità. E' un bravo ragazzo. Ma quando scrive, non si può leggere. Scrive di cose che ignora completamente, credimi. ne parlavo con un mio amico dell'università di Trento,... tanto un caro ragazzo Francesco, ma...
Non so se si possa dire lo stesso di Ferrara. Forse anche sì. ma non mi risulta si sia laureato in filosofia.