venerdì 21 maggio 2010

Psicoantropologia clericale applicata


Alla sola descrizione di certi esperimenti in vivo c’è gente che ha bisogno dei sali: non riuscendo a cogliervi il fine scientifico, non vede altro che crudeltà gratuita, protesta, sta male, si lamenta, sviene. E dunque non so se faccio bene a raccontarlo.
Facciamo che i delicatucci sono avvisati, così evitiamo storie. Agli amanti della scienza, che in questo caso è la psicoantropologia clericale applicata, passo a illustrare l’esperimento.

Di ritorno a casa dopo una dura mattinata di lavoro, oggi, trovo nel parco il mio posto auto occupato da una Opel. Controllo l’istinto primordiale, scendo e vado a controllare se l’usurpatore abbia almeno lasciato le chiavi nel cruscotto. Buon per lui, ci sono.
Sposto la sua auto, lasciandola lì dove possa dare il massimo fastidio all’intero parco, e parcheggio la mia. Dalla quale sono appena uscito quando vedo sopraggiungere di corsa una suorina sulla sessantina: “Mi scusi, era solo un attimino… Dovevo solo lasciare… Mi scusi, pensavo…”.
Ero lì per dire: “Fa niente, sorella, problema risolto…”, quando la mia indole speculativa ha preso il sopravvento.

“Mi scusi, un cazzo… [spalancamento d’occhi, tremore al labbro inferiore] Sempre a chiedere scusa, e sempre dopo, mai una volta a pensarci prima… [tenue rossore sulle gote] Il mio posto auto, i poveracci bruciati vivi, Galileo Galilei, gli ebrei… [abbozzo d’un sorriso] e i bambini stuprati dai preti pedofili… [trasalimento repentino] Fate sempre il cazzo che vi pare, e poi chiedete scusa. Un attimino dopo, trenta, cinquanta, cento anni dopo, cinque secoli dopo, sempre dopo… [apre bocca come a dire, ma non dice niente] Basta, ci avete rotto i coglioni…”. Fine dell’esperimento.

Conclusioni: se non avevo l’argomento dei bambini abusati, probabilmente la suorina avrebbe in qualche modo sottolineato l’evidente sproporzione tra il massacro dei catari e il parcheggio della Opel, ma con quello non c’è stata partita. È cosa che ha lasciato il segno. Da considerare duraturo.

12 commenti:

  1. Lei e' un maestro. Usero' questo sistema anche io,dacche' di cattolci che occupano i posti ce ne e' un fottio, e mica solo ai parcheggi.
    Stia bene.
    Ghino La Ganga

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  2. :D
    da applicare

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  3. :) Inarrivabile. Certo l'esperimento sarebbe stato più interessante se le fosse capitato un prete o meglio ancora un vescovo, certamente dotato di più ghigna della suorina, e di assai più pratica nello sfoggiarla. Mi applicherò a cercare delle occasioni di sperimentazione, nell'interesse della scienza s'intende.

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  4. Sei un cattivone, prendersela con una povera suorina sessantenne...
    Provale a dire al Razzy vis a vis certe cose

    ;)

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  5. quando questo tipo di esperimenti scientifici hanno successo, a beneficiarne è l'itera umanità

    avrei solo soggiunto: si ricordi che "il perdono non sostituisce la giustizia"!!

    PS: "dura mattinata di lavoro": mai capitata una suorina?

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  6. Applaudo commosso

    Enrico

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  7. Tenendo conto del trattamento che molte suorine hanno ricevuto, e ricevono, da maiali con la tonaca, non escluderei che il trasalimento fosse dettato da ricordi di esperienze personali.

    saluti, v.

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  8. :-D :-D :-D :-D
    ... purtroppo, a me, da molti anni ormai, le suorine (e pure i preti) mi evitano accuratamente già di lontano. Non sono mai riuscito a capire il perché. E sì che non mi pare di puzzare. Bah, chiederò lumi a Roberto Giacobbo ...

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  9. Non c'è l'audio dell'intervento?

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