giovedì 27 maggio 2010

Quasi un Saviano


Il passato di Sua Eminenza è diventato un poco imbarazzante, ultimamente. Ma non per colpa sua, poverino. È che sul suo curriculum ha la presidenza del Comitato organizzatore del Giubileo del 2000, che fece la fortuna mondana dei Bertolaso e dei Balducci: anche se sulla sua rettitudine c’è scommetterci, si sa, il mondo è cattivo e ci mette niente a tirarti dentro. Idem per quel piacere fatto a Lunardi in via dei Prefetti, nel 2004, perché un’azione buona fatta un ministro viene subito fraintesa. Idem per lo spoiling che potrebbe venirgli dal cardinale Sodano, di cui avrebbe dovuto prendere il posto alla Segreteria di Stato, e che lo fece presidente del Comitato, e che a quei tempi era un vero e proprio vicepadreterno, ma che oggi è un pochino in disgrazia (un nipote troppo disinvolto negli affari, legami troppo stretti con padre Maciel, bordate dal cardinale Schoenberg, ecc.) Insomma, il cardinale Crescenzio Sepe ha uno stramaledetto bisogno di far capire al mondo che con tutta questa gentaglia non c’entra niente – incrociati per caso, scurdammoce ’o passato – perché di suo è un paladino della legalità, e voilà, quasi un Saviano.

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