Quasi tutti i redattori e buona parte dei collaboratori fissi de Il Foglio hanno un blog. A che possa servir loro, non s’è mai capito. Non è cosa ridicola, e un po’ puzzona, dare a gratis la propria scrittura? Scrivono su un giornale (ullallà!), peraltro un giornale assai critico sul blogging. Sarà che vogliono dimostrare indipendenza dalla linea del giornale, non vedo altra spiegazione, ma allora perché ilfoglio.it li linka? Sarà che il giornale vuole dimostrare indipendenza dalla sua linea? Saranno gli unici blog decenti in giro, via, la spiegazione sarà questa.
Che palle? Che palle. giuro che la prossima volta non spenderò neanche un rigo. È dal 2003 – quando la Deficiente scrisse che i blogger erano segaioli – che questa storia va avanti, sempre uguale: di tanto in tanto il boss si sveglia cogli zuccheri alti, sceglie uno dei due suoi registri da bipolare (controcorrente o contro-controcorrente), commissiona una provocazione indirizzata alla blogosfera a uno dei poveracci tenuti ad un desk a pane e acqua, e aspetta la doccia di insulti per sciacquarsi le ascelle. Tommaso Marinetti pagava per essere fischiato, qui si scrocca. E visto che ultimamente al boss queste provocazioni vengono a fotocopia, i blogger ormai lo schifano e lo schivano. Addirittura – orrore! – danno del blog al suo giornale.
En passant, volevo dire: ieri, concepivo una meditazione sul «pacifismo» della Freedom Flotilla a partire da uno degli italiani a bordo, quell’Angela Leno che dirige Infopal – bene, mi pare assai scorretto che Il Foglio mi rubi l’idea e stamattina mandi in edicola una robetta ricicciata dall’idea di un blogger. Mi pare scorrettissimo, ma fa niente: in un certo qual modo fa piacere avere un seguito.
Il blogger ama recevere nerbate sul sederino da qualsivoglia firma o firmetta che compaia su materia prima fibrosa: soddisfa il suo narcisismo masochista. Consiglio un giretto su Friendfeed con lenza e vermetto all'amo: lo spettacolino di insospettabili che si fanno dare dei cretini dalla Deficiente e incassano senza batter ciglio è vomitevole ma istruttivo assai.
RispondiEliminadel resto ogni blog è un foglio
RispondiEliminaE' vero che io sono meno di niente, però magari potrebbe farle piacere sapere che leggo questo suo blog quotidianamente, con interesse, spunto di riflessione e anche divertimento, mentre il Foglio, al contrario, l'ho preso in mano solo una volta per incartare due maccarelli freschissimi al mercato di Civitanova Marche.
RispondiEliminaQuindi non molli. Per quelli come me interessati solo all'originale, e non ai saccenti plagiatori.
A presto. ;)
ben detto Matsumoto! mi associo pienamente
RispondiEliminaE grazie a Malvino per essere propio giusto com`e`
silvana
gli italiani imbarcati sulla nave "pacifista" appena li ho sentiti parlare in tv mi hanno fatto diventare militarista.
RispondiEliminaSi puo' essere gandhiani ma con qualche eccezione ad hoc?
la tua amica guya e' passata dal settimanale odionna a didirepubblica, e improvvisamente le tirature di quest'ultima sono lievitate. edicole transennate qui a milano
RispondiEliminaciao
l'altro giorno stavo pensando alla soncini, in effetti, e mi chiedevo quale fosse un metro obiettivo per valutarla in termini giornalistici. poi mi è venuto in mente che ne ha 40 suonati, ormai, o quasi, e che ha appena intervistato fabrizio corona; e che la fallaci alla sua età aveva pubblicato tre libri, era stata dodici volte in vietnam, si era fatta sparare a città del messico, va beh; ora mi chiedo se la sonc nel corso dei prossimi 10 riuscirà a passare da corona ad ahamadinejad, per dire
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