venerdì 11 giugno 2010

Interiors



Mosso da ragioni esclusivamente sentimentali, e però così forti da farmi essere disposto a ricorrere a qualche piccola disonestà intellettuale, volevo scrivere una lunghissima pagina in difesa di Daniele Luttazzi: sono stato più di un’ora davanti alla pagina bianca (*) senza riuscire a trovare niente di convincente, neanche tentando di ricorrere a disonestà intellettuali via via più grosse, e confesso che mi sono spinto fino a quelle che sfioravano il grottesco. Ogni volta che mi sembrava di aver trovato un buon argomento per sostenere la sua buona fede o almeno per dimostrare la mala fede in una delle accuse mossegli – e in entrambi i casi non avrei comunque dimostrato la sua innocenza – dovevo ricredermi: l’argomento era inutilizzabile, reso inservibile da precedenti affermazioni di Daniele Luttazzi.
Finisci per odiare chi ami se non ti consente di amarlo, e sì che tu stai lì a rischiare il grottesco, arrivando addirittura a tirar fuori  la differenza tra rapsodo e aedo...

Non sono arrivato a odiarlo – non ci sono riuscito, nonostante tutto – ma sono riuscito a sentirmi un po’ idiota, ed è stato quando dopo più di un’ora, logoro d’imbarazzo dinanzi a me stesso, ho dovuto costatare che la sua innocenza o la sua buona fede erano sostenibili solo a patto che Daniele Luttazzi mi fosse venuto incontro dichiarando: “Oh, ma io non conosco la lingua inglese”.
Ma lui – mi son chiesto – sarebbe capace di amarmi fino a venirmi incontro, e fino questo punto? Qui ho ceduto e ho dato dello stronzo a me e a lui.


(*) Avevo pure l’Instrumentun laboris in arretrato, puttana la miseriaccia!


15 commenti:

  1. Beh, azzardo io una difesa, quantomeno per mitigare l'accusa con delle attenuanti.
    Il vezzo di copiare battute e testi altrui, in Italia, oserei dire che è uno sport nazionale. Ho riscontrato personalmente, ai tempi dell'università, che autentici mostri sacri del pensiero economico-aziendale "de noialtri", hanno costruito la loro fortuna - rappresentata dalla cattedra, per alcuni di essi tuttora mantenuta, in prestigiosi atenei come la Bocconi, la Cattolica o Ca' Foscari - mietendo a piene mani da autori statunitensi o anglossassoni grazie alla generale ignoranza di allora in materia. I nomi purtroppo non li posso ovviamente fare, perché rischierei una denuncia del tutto gratuita.
    Per venire a fatti più prosaici, la nota battuta attribuita a Beppe Grillo "Sulla mia lapide voglio scritto: ve l'avevo detto che non mi sentivo troppo bene", in realtà è di un autore umoristico inglese della fine del XIX secolo, di cui non riesco più però a trovare il riferimento. Se la memoria non m'inganna, nel libro "Visti da vicino 2", di Giulio Andreotti, il divo Giulio si attribuisce spudoratamente un bon mot, secondo lui pronunciato in occasione dell'attribuzione del voto alle donne, ossia "Tra uomini e donne c'è solo una piccola differenza" "Viva questa piccola differenza", che in realtà molti sanno appartenere al ben più meritevole giovane Winston Churchill.
    Purtroppo, come può ben vedere, caro doc, dalla prima elementare sino ai banchi del parlamento, quella della "copiatura spudorata a fine di lucro" è un'arte tutta italica, che andrebbe a giusto titolo annoverata vicino a quelle della santità, del poetare e della navigazione.
    Perché prendersela tanto col povero Luttazzi, allora?
    Spero d'averla un po' rinfrancata.

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  2. su, dai, son cose che capitano.
    Come quando vedi il tuo primo grande amore fare il filo ad un altro.

    Ma poi si cresce

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  3. Il secchioncello che fa la spia contro il compagno figo: “Signora maestra, signora maestra! Luttazzi copia il compito di inglese!”

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  4. eppure non si tratta di una o due battute, e come dice Malvino sono le stesse dichiarazioni di Luttazzi in questi anni a metterlo nei guai.
    Non sarei deluso se già qualche anno fa avesse detto che portava la comicità americana in italia prendendo spunto da grandi comici. Quello che mi fa sprofondare e sentire idiota a cercare di difenderlo è vederlo ancora lì sul suo blog a sostenere la "caccia al tesoro".
    Ad ogni modo vorrei valutare meglio il numero di battute copiate, il blog accusatore è poco chiaro su questo punto, e ho visto riprendere dai giornali stime spannometriche scritte su un commento al tale blog.

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  5. pare che Walter Chiari abbia fatto scrivere sulla sua tomba: "amici non temete, è solo sonno arretrato" - è sua vero?
    klingsor

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  6. Hai tristemente ragione. Per me la cosa è avvenuta in corrispondenza con la scoperta dei comici americani. Uno shock.

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  7. Che dire, un post molto sincero. Un vero e proprio lavacro di onestà.

    @J
    Il blog accusatore non è poco chiaro. Ha un elenco del materiale copiato in continuo aggiornamento, con tanto di date e riferimenti.

    E' questo qui:

    http://ntvox.blogspot.com/2008/02/luttazzis-plagiariezed-jokes.html

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  8. ma cmq bastava seguire letterman per cogliere la contaminatio, che è gran cosa

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  9. @anonimo (se ti riferivi a me)
    Il blog è poco chiaro non nel senso che non dà le prove, ma nel senso che non si capiva quante erano le battute copiate.
    Le ho contate: sono circa 260 (se non ho sbagliato).
    Il blog è un po' confusionario e in alcuni punti usa alcuni argomenti che da soli non direbbero nulla, tuttavia ha ragione.

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  10. I told you I was ill, Spike Milligan

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  11. Spike Milligan! Commediografo irlandese e non umorista inglese come avevo detto io. XX secolo e non fine XIX.
    Grazie di cuore (lassù qualcuno mi ama): l'avevo cercato inutilmente dappertutto.

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  12. Non so se tu abbia letto, ergo linko:

    http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&id_blogdoc=2498289&yy=2010&mm=06&dd=12&title=luttazzi_copio_e_lo_faccio_app

    (La giustificazione che dà Luttazzi (ha davvero bisogno di una giustificazione? Siamo noi degli incompetenti? Per ora, per me: epoché) è sostanzialmente la stessa, solo più dettagliata)

    Che ne pensi?

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  13. (Luttazzi oggi pubblica una parte dell'intervista non apparsa su Antefatto sul suo sito: http://www.danieleluttazzi.it/ )

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  14. @ Maleficarum
    Sì, l'avevo letto. Preferisco non dire cosa penso, dovrei essere cattivo e non voglio: quello stronzo mi continua ad essere simpatico.

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