martedì 4 maggio 2010

Il mio 5xmille


Un lettore gli aveva fatto notare che una pubblicità strillasse a tutta pagina: “Usa il preservativo!”, il giorno prima, sullo stesso numero che apriva con un suo editoriale di condanna della “cosa più schifosa che sia mai stata inventata”, e cioè del preservativo. “Figura di cacca – ammise Giuliano Ferrara – ma la pubblicità ha i suoi costi e i suoi ricavi” (Il Foglio, 4.12.2007).
A quel lettore parve risposta piena e onesta, sicché bonariamente chiuse un occhio quando dall’archivio de ilfoglio.it scomparve il .pdf della “figura di cacca” (3.12.2007), tuttora irreperibile. E lo chiuderà anche stavolta che Il Foglio pubblica a tutta pagina una pubblicità che invita a destinare il 5xmille all’Associazione Luca Coscioni, a sostegno delle sue battaglie in favore di “libertà di ricerca scientifica, fecondazione assistita, testamento biologico, eutanasia, pillola del giorno dopo, Ru486…”.
Tutta roba che un fogliante comme il faut schifa fin dal profondo delle sue viscere, ma allora vuol dire che la questione dei costi e dei ricavi di questa pubblicità si sposta da Il Foglio all’Associazione Luca Coscioni.

C’è da supporre che la pubblicità non riuscirà a convincere molti foglianti. Chi abbia una mezza idea di destinare il proprio 5xmille proprio all’Associazione Luca Coscioni, dunque, sarà legittimato a chiedersi che senso abbia spendere dai 5.000 ai 10.000 euro, se non di più, per una pubblicità con quei contenuti su un giornale di quel genere? Vogliamo biasimarlo se gli sembrasse di buttare i propri soldi nel cesso?
Ok, Luigi Manconi e Angiolo Bandinelli sono dirigenti dell’Associazione Luca Coscioni e anche collaboratori de Il Foglio, certe reciproche carinerie sono quasi d’obbligo, eccetera. Ma può andar bene come spiegazione?

Avevo una mezza idea di destinare il mio 5xmille all’Associazione Luca Coscioni, ma penso che lo dirotterò all’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (92051440284), che almeno non lo spreca comprando spazi di pubblicità su Avvenire.   

18 commenti:

  1. bella quella dei "foglianti". soprattutto si adatta a pennello. leggo: congregazione di monaci che si cibavano esclusivamente di pane, acqua e verdure condite solo con sale (si vede!).

    poi venne l'associazione politica omonima ex giacobina (e anche qui il pennello è d par suo).

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  2. Io adoro l'UAAR, ma ho optato per l'AMREF (di cui sono sostenitore anche all'infuori del 5x1000.)
    Non per altro, ma perché tra la battaglia dell'UAAR, che è in definitiva ideologica, e le scuole e i pozzi in Africa, credo che ci sia più urgenza di questi ultimi.

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  3. E se invece il vero scopo fosse la pubblicità indiretta, su blog e giornali che parlano della pubblicità? In questo caso, sarebbe stata campagna geniale e indovinata.

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  4. Sono in dubbio fra UAAR e Emergency, ma probabilmente finirò per darli a Emergency.

    Malvino, io le scrivo, deviamo se mi risponde: l'8x1000 e chi lo destinerà?
    (io probabilmente ai Valdesi, che, a quanto dichiarano, non usano nemmeno un centesimo per spese di culto)

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  5. avvenire ci fa quasi una bella figura

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  6. Le tre pagine piene di pubblicità sono costate in tutto 2.000 euro. Un ottimo prezzo, secondo l'agenzia. A meno di considerare che un lettore del Foglio sia necessariamente un proibizionista clericale. Noi abbiamo pensato che non sia così. Posso provare che tale pensiero non sia il risultato di un obbligo alla reciproca carineria, di una sorta di piccola corruzione intellettuale e non solo? No, non posso. E' questo il valore della brillante e verosimile insinuazione, che ora terrà buona compagnia a Malvino al posto di quella "mezza idea" precocemente scomparsa.
    Marco Cappato

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  7. @ Marco Cappato
    Non mi risulta che tre pagine intere di pubblicità su Il Foglio possano costare solo 2.000 euro, basta una telefonata alla Mondadori Pubblicità S.p.A. che cura il servizio per il giornale in questione per verificarlo. E tuttavia mi fa piacere sapere che vi sia stato fatto un prezzo di favore. Perché, poi, non riesco a immaginarlo. Non siete più quei "progressisti bolsi, cultori del presente e banditori asini e inconsapevoli del nichilismo da salotto", "bastardi" per giunta, come vi chiamava Giuliano Ferrara (24.3.2006)?

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  8. @ nano
    Come sempre, alla ricerca scientifica.

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  9. Dottore, l'otto per mille non può essere destinato alla ricerca scientifica, come invece può essere fatto per il 5 per mille.

    Io destinerò il 5 per mille alla mia università (Università degli Studi di Ferrara), mentre per l'otto per mille farò una bella firma per lo stato.

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  10. Bene. Il fuoco dell'insinuazione si sposta ora sul perché dello sconto "che non riesci a immaginare". Inimmaginabile, dunque (come l'8 per mille alla ricerca scientifica, che hai "sempre" dato, ma che non è mai esistito, purtroppo). Forse, più che inimmaginabile, si tratta di un perché incoffessabile, come per un appartamento di Scajola. Speriamo che il popolo non invochi le dimissioni, e si limiti a far l'UAAR sempre più forte, come merita.
    Marco

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  11. scusa, l'8x1000 alla ricerca scientifica? è forse possibile?

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  12. Caro Luigi non condivido questo tuo post. Prova ne è il fatto che sul vecchio blog apparivano i tag Cristo, Madonna, Santi.
    Per l'Associazione Luca Coscioni è importante avere maggiore notorietà. E tra i 10000 lettori al giorno del Foglio vi è almeno un 30% che lo apprezza per i temi trattati, anche se spesso in maniera dialetticamente faziosa.

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  13. Di questi tempi grami per la pubblicità, è possibilissimo che Mondadori faccia questi prezzi, lavoro nell'ambiente editoriale milanese e si sa che in questo momento gli editori arrivano a svendite che qualche anno fa sarebbero state impensabili...

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  14. Chiedo scusa a tutti i puristi che mi hanno fatto giustamente notare che l'8xmille non può essere destinato alla "ricerca scientifica". E' che nella prima stesura del post, avevvo impropriamente riportato nel virgolettato dalla réclame dell'Associazione Coscioni un "libertà di licenza scientifica" invece che "libertà di ricerca scientifica", e "ricerca scientifica" mi è rimasto attaccato alle dita quando ho risposto a chi mi ha chiesto dell'8xmille. Pensavo a quanto di risorsa tecnica e scientifica sta nella conservazione dei beni culturali e nella tutela del territorio, che è la voce che abitualmente sottoscrivo.

    @ Marco Cappato
    Mi faccia capire, soave Cappato: sta insinuando che io sia malvagio per mia stessa natura? Avrei preferito che lei mi desse dello stronzo. (Non si permetta, non le pubblicherei il commento.)

    @ Aronne
    Analisi ricca di suggestioni, per certi versi assai convincente.

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  15. Grazie per l'attenzione alla nostra campagna per il 5xMille. Ho scritto una breve nota intitolata "Il Foglio (di Malvino)" sul mio blog in onore della copia da te acquistata oggi in edicola. ;-)

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  16. @ Rocco
    Non mi segui con costanza, sennò sapresti che lo leggo a sbafo on line grazie a un sistemino messo a punto da un amico.

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  17. bhà, ognuno fa il 5x1000 che gli pare per carità, ma tra il godibilissimo autobus ateo-razionalista e una battaglia della lucacoscioni magari per un mytobii ad un malato di sla, o per assisterlo nel caso volesse liberarsi di un respiratore obbligatorio, scelgo la seconda ipotesi. Provato su pelle con Giovanni Nuvoli.

    Caro Malvino che ti leggo tutti i giorni, non sei cattivo.
    ;)

    Carlo Ruggeri

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  18. @Marco Cappato

    «Posso provare che tale pensiero non sia il risultato di un obbligo alla reciproca carineria, di una sorta di piccola corruzione intellettuale e non solo? No, non posso.»
    Ma scusi, non è questo che è richiesto. Non si trova davanti a un pubblico ministero ma di fronte a un'osservazione (a mio avvviso pertinente) sull'opportunità di una scelta. Cos'è questa risposta piccata? Basta spiegare. Se c'è chiarezza. Lasci stare Scajola. Non faccia anche lei la figura del politico che si chiude a riccio e si offende se viene contestato.

    E poi che c'entra l'UAAR? Non si parlava di Associazione Luca Coscioni?


    @luigi castaldi
    Scusi il purismo e la pedanteria, ma per cortesia, si dia un'occhiata su Wikipedia alle voci "5 per mille" e "8 per mille". Quest'ultimo non ha niente a che fare nemmeno con la "conservazione dei beni culturali e nella tutela del territorio".

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