lunedì 7 giugno 2010

L'autista



“Era in procinto di partire per Cipro, incontro a Benedetto XVI, ma è stato ucciso alla vigilia, giovedì 3 giugno, festa del Corpus Domini” (Settimo Cielo, 3.6.2010). Sandro Magister trascura l’essenziale: monsignor Luigi Padovese aveva prenotato il volo a Cipro per sé e per il suo autista, annullando la prenotazione poche ore prima di essere ucciso. Eppure, come fa notare Andrea Tornielli, “quell’appuntamento a Cipro era certamente uno dei più importanti dell’anno nella sua agenda [perché] aveva collaborato intensamente al documento preparatorio del Sinodo [e] doveva essere vicino al Papa nei tre giorni della visita” (il Giornale, 6.6.2010).
Cosa può averlo fatto rinunciare? Sappiamo solo – grazie a ciò che ci racconta suor Eleonora Di Stefano (Il Giorno, 4.6.2010) – che la decisione del Padovese di non andare a Cipro è stata di poco successiva al rifiuto dell’autista di seguirlo. Visto che il programma della visita papale a Cipro aveva Nicosia come unica tappa, a cosa gli serviva un autista al seguito, soprattutto se in penose condizioni psicofisiche?

Murat Altun non era solo il suo autista, diciamo che era soprattutto un suo figlioccio. Sua Eccellenza gli si era tanto affezionato da volerlo accanto a sé, notte e giorno, per l’intera settimana antecedente a quella in cui si sarebbe consumato l’omicidio e, quando il giovane aveva fatto ritorno a casa, non aveva fatto passare due giorni: “Si stava riposando quando il vescovo lo ha chiamato chiedendo di andare a prenderlo per fare una passeggiata. Mio figlio – racconta la signora Altun, che si dice “triste perché è morto il vescovo, non perché mio figlio è in prigione”gli ha detto che era stanco ma lui ha insistito […] Voleva portare mio figlio a fare una passeggiata e poi a pranzo fuori” (Avvenire, 6.6.2010).
Un attaccamento un po’ asfissiante, forse, ma è troppo poco per dar credito alle insinuazioni. Avvenire cita il quotidiano turco Sabah, che avrebbe “ipotizzato moventi sessuali”, ma su sabah.com.tr non ne ho trovato traccia, neanche in cache: si parla solo di possibili moventi “personali” (“kişisel”), sicché quella del giornale dei vescovi sembrerebbe una excusatio non petita. Tanto più se con l’ansiosa notazione che si sarebbe trattato di “ipotesi poi rivelatesi false”, e non si capisce come.

Ma questo, in fondo, non è cosa rilevante. Inoltre bisogna tener conto che in Turchia l’omosessualità non è ben tollerata, e Murat Altun potrebbe far fatica ad ammettere che l’affetto che gli portava monsignor Padovese fosse tutto casto. La cosa importante, e al momento assai controversa, è capire se Murat Altun fosse un convertito al cattolicesimo o in procinto per esserlo, e qui le voci sono contraddittorie e ambigue: tutti dicono di sì, smentisce solo la sorella di don Andrea Santoro. E sì che un vescovo ucciso da un neoconvertito sarebbe cosa assai imbarazzante, assai più che se ucciso da un giovane stanco delle sue stringenti attenzioni.


A parte
“La Chiesa dica che quel vescovo non è morto per accidente”, chiede Giuliano Ferrara, che da blogger poco informato – sua unica fonte è Settimo Cielo, a quanto pare – chiede che le gerarchie ecclesiastiche facciano subito di monsignor Padovese una bandiera della “condizione dei cristiani nel mondo islamico”, non foss’altro per “i giudizi drammatici [che] sull’islam e la condizione penosa della libertà di coscienza e religiosa al suo interno” sono stati espressi in passato da Sua Eccellenza, “francescano e patrologo, genuino missionario in terre difficili e innamorato della Turchia” (Il Foglio, 7.6.2010). Non si rende conto che la Santa Sede non può arrischiarsi a farlo con troppa leggerezza: può darsi che monsignor Padovese sia morto proprio per un “accidente” da “innamoramento” o, peggio, da proselitismo. Santo sì, ma solo dopo il processo a Murat Altun, se questi continuerà a darsi per matto.

5 commenti:

  1. http://www.asianews.it/notizie-it/Oggi-i-funerali-di-mons.-Padovese.-L%E2%80%99assassino:-%E2%80%9CHo-ammazzato-il-grande-satana!%E2%80%9D-18612.html

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  2. Mi pare che l'articolo non dia risposta alle questioni che ho sollevato, ma s'intrattenga solo su quella della pazzia dell'Altun, senza scioglierla. Sì, parrebbe che l'entourage cattolico stia accelerando la confezione della tesi dell'islamista "dormiente", ma con una certa cautela, come a saggiare il terreno.

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  3. @ mauro suttora: insomma due culi. Quindi se la sono cercata, no? E il classico "delitto maturato nello squallido ambiente degli omosessuali" non ce lo mettiamo? Uno è morto e l'altro è al gabbio: mettiamoci anche un bel "due culi di meno in giro", visto che ci siamo.

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  4. E' stato un assassinio religioso di matrice islamica. non credo alla storia delle molestie sessuali.

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