mercoledì 21 aprile 2010

Finiani, finioti e finoidi


L’umore del padrone non è sempre desumibile dall’abbottonatura della livrea del suo servo, ma stavolta Gaetano Quagliariello può tornarci utile: venerdì 16 aprile, a Ottoemezzo, distingueva tra finiani e finioti, mentre oggi, su Il Foglio, distingue tra finiani e finoidi. Mantenendo l’iperbole che in quella puntata di Ottoemezzo era nel commento di Stefano Folli sull’andamento della crisi (“è scoppiata la pace”), possiamo dire che alla “pace” si stia arrivando perché l’umore di Silvio Berlusconi non slabbra più le asole semantiche dei suoi.
Pur di non essere costretto a far cadere il governo, andare alle elezioni, vincerle ma facendo ancora più forte la Lega, e cioè Giulio Tremonti, il padrone del Pdl pare disposto a tollerare che nel suo partito si possa rimanere, anche da dirigenti, per una convenienza non coperta da piena ed entusiastica obbedienza. Anche chi non lo ama follemente, e non è disposto a fingere, può rimanere nel Pdl: per un narcisista come lui è un prezzo alto da pagare, ma pure un narcisista sa fare di calcolo sul proprio culo.

Da finioti a finoidi, dunque, ma tenendo ben presente una differenza tra Fini e i finiani sulla quale gli uomini di Berlusconi hanno sempre posto un particolare accento, fin da subito.
Nella costruzione che veniva appaltata a il Giornale di Vittorio Feltri, Fini si muoveva in preda ad un malessere esistenziale che lo portava a tradire se stesso, prima che i suoi. D’altra parte, i suoi colonnelli lo davano per “malato” già nel 2005, ben prima di diventare sergenti di Berlusconi. Tutt’altra cosa, invece, i finiani: interessati alla poltrona o criptocomunisti.

Torniamo alla livrea del servo. Venerdì scorso, per Quagliariello, ci sono finiani e finioti. “È scoppiata la pace”, ma chi ha voluto la guerra? Non Fini, non i finiani, ma certi idioti fra i finiani che sarà il caso Fini voglia tener buoni per evitare un’altra guerra. Oggi, invece, ci sono finiani e finoidi: “Il problema non è Fini”, dice Quagliariello, ma è che “in Parlamento ci sono troppo pochi finiani e troppi, davvero troppi, finoidi”.
Alzate gli occhi dalla livrea, guardate oltre le spalle del servo: ottenuta la tregua, Berlusconi finge di averla concessa e già sta facendo un pensierino sui prossimi acquisti. “Malati”, a non vendersi. 

4 commenti:

  1. bellissima vignetta di Vukic

    http://3.bp.blogspot.com/_5WI71-11Q5w/S89hTJxxAiI/AAAAAAAAEtQ/_9eqGDlICk0/s1600/corrente.jpg

    :))

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  2. finiani o finioti che sia, si assiste all'ultimo atto

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  3. @ Desaparecida
    Non sarei così sicuro.

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  4. è un augurio
    in tutto questo mi chiedo, dov'è il pd?!

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