venerdì 2 aprile 2010

Parole, parole, parole


L’impegno di Cota e Zaia ad impedire l’impiego della Ru486 nelle regioni che si apprestano a governare è fatto mettendo le mani avanti: “farò di tutto per contrastarla – dice Cota – ma è ovvio che rispetterò la legge, non posso fare diversamente” (Avvenire, 2.4.2010); “la regione – promette Zaia – studierà le modalità per far valere un punto di vista nettamente contrario” (ibidem); e così, in entrambi i casi, l’impegno è condizionato.
Sanno che sarà assai arduo dichiarare l’autonomia di Piemonte e Veneto fino al mancato rispetto della vigente normativa europea sui protocolli d’impiego dei farmaci che abbiamo già ottenuto l’autorizzazione alla commercializzazione e alla distribuzione, e sanno che possono al massimo aprire un contenzioso a fine ostruzionistico, ma dall’esito insidioso sul piano delle responsabilità personali, prima politiche, poi giudiziarie. (Si pensi ad una donna che muoia a causa dell’anestetico usato per farle un raschiamento dopo che abbia chiesto di interrompere la gravidanza con la Ru486 e le sia stato negato.)
L’impegno di Cota e Zaia ha un solo fine pratico: spiazzare il Pdl nell’asse privilegiato che si è venuto creando in questi anni con la Cei.

5 commenti:

  1. Dovranno pur ricambiare il favore dei vescovi per le elezioni, o no?

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  2. Si aprono scenari veramente inediti. PdL e Lega faranno a gara per il ruolo di "campione" ufficiale della Chiesa. Ne vedremo delle belle, faranno di tutto per diventare i partiti privilegiati dalla Chiesa.

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  3. Si son sostituiti alla DC in modo egregio.

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  4. OT
    Da' un'occhiata a questo video:
    http://deicida.splinder.com/post/22500140/Intervista+sulla+pedofilia+cle
    Ciao.

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  5. Lei tempo fa in un post aveva spiegato come l'arrivo della RU486 avrebbe risolto i problemi causati dalla scarsa disponibilità di medici non obiettori, dalle liste di attesa, dai ricoveri in ospedale eccetera. Mi auguro che quanto aveva scritto allora possa realizzarsi presto, in modo da togliere di mano agli integralisti almeno uno dei nemici immaginari di cui hanno bisogno per aizzare il loro gregge.

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