giovedì 22 aprile 2010

La cosiddetta "allucinazione collettiva"



Trovato il “castello cattivissimo” che sembrava esistere solo nella fantasia dei bambini di Rignano Flaminio, corrisponde esattamente alle loro descrizioni.  

20 commenti:

  1. Beh, dall'articolo lincato questa corrispondenza esatta non emerge.

    Quel che ci leggo io è che dopo due anni di ricerche sono finalmente riusciti a trovare nei dintorni una cucina "rossa" come nelle descrizioni di alcuni dei bambini.

    In questa cucina non hanno ancora trovato tracce né impronte; né dei bambini né degli imputati.

    "Tuttavia per la procura di Tivoli è un riscontro decisivo": mah.

    Poi (sempre nell'articolo lincato) si parla di un'altra villetta che è stata riconosciuta da quattro bambini, dove ci sono dei giocattoli. Questo per ora mi sembra tutto. Non è mica tanto.

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  2. Il disegno è sconvolgente.
    Valeria

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  3. @ Leonardo
    Come lasciavo intendere dal titolo, volevo solo sottolineare che, ora, pare difficile considerare "allucinazione collettiva" il "castello cattivissimo": c'è, corrisponde alle descrizioni dei bambini e poi, sì, può darsi che lì li portassero solo a far la merendina.

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  4. Devo concordare con Leonardo: nel raggio di qualche chilometro dalla casa di chiunque esiste con buona probabilita` una cucina bianca e rossa.

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  5. @ Francesco P.
    Dunque era inutile cercarla?

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  6. Bah, Luigi. Io non mi fido per niente delle procure: s'inventerebbero di tutto pur di non fare la figura dei cretini. "Unabomber" de noialtri docet. Staremo a vedere. Mi sembra tutto così improbabile. Psicologicamente non regge che tre babbione utilizzassero bambini per dar corpo alle proprie fantasie sessuali, senza che ci fosse alle spalle quanto meno uno scopo di lucro: sei medico e credo tu sappia benissimo che non sono cose che appartengono di norma all'immaginario erotico femminile. Figuriamoci addirittura di tre donne in un colpo solo.

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  7. @ lector
    Anch'io sono garantista, ma penso che l'innocentismo, come il colpevolismo, distorcano il reale valore degli indizi.

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  8. Problema: quante cucine bianche e rosse devono esserci in un vicinato perche' tre bambini descrivano molestie nella stessa cucina?
    Eva & Tommaso

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  9. @-->Luigi
    Quel che manca, purtroppo, è la ragionevole attendibilità delle fonti d'informazione, che quasi sempre vengono distorte "ad usum delphini". Sotto questo profilo, convengo perfettamente con te: innocentismo e colpevolismo sono solo stupide manifestazioni d'isteria collettiva, privi di qualsiasi valenza fattuale: una sorta di grande e schifoso "reality", consumato sulla pelle di chi ci si trovi suo malgrado in mezzo, sia egli tra gli imputati o fra le presunte vittime.

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  10. Dato che le risorse investigative non sono infinite, direi che decidere cosa è utile o inutile cercare è una buona parte della professione (e della responsabilità) dell'inquirente. Nel caso specifico si potrà dire che la ricerca è stata utile se emergeranno, dalle impronte e dall'altro materiale raccolto, elementi che colleghino certamente i bimbi, ma soprattutto gli imputati, a quella stanza. Ho i miei dubbi che questo accada, e certo mi sbaglierò. I miei dubbi nascono però non tanto dal fatto che si è voluto cercare la stanza (e, cercandola, con buona probabilità la si sarebbe trovata, perché stanze che corrispondono alle descrizioni di bimbi di quattro o cinque anni non era impossibile trovarne), ma piuttosto dal fatto che gli inquirenti hanno sentito la necessità di segnalare questa scoperta ai giornali come se si trattasse di un "riscontro deciviso", cosa che non mi pare si possa ragionevolmente affermare, non per il momento almeno (ed era in questo che concordavo con Leonardo). E se invece si decide di affermarlo comunque, e pubblicamente, è segno che per adesso (dopo anni di indagini!) non si è ancora trovato niente di meglio.

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  11. La corrispondenza esatta io non la vedo: gli inquirenti hanno trovato (dopo 3 anni di indagini!) "una cucina bianca e rossa in una cascina vicino al paese" (me' cojoni! ce l'ha pure mio fratello la cucina bianca e rossa, vuoi vedere che è pedofilo e non lo sapevo?).
    Ah, certo, c'è pure il disegno che ha sconvolto Valeria, e questa è una prova schiacciante, non c'è bisogno di indagare oltre! Ma prima di sbandierare questo grande trionfo investigativo, non sarebbe stato meglio aspettare il riscontro delle impronte digitali? Non so perchè, ma qualcosa mi dice che non se ne troverà nemmeno una dei bambini "molestati", ma dubito che sentiremo proclami dai valenti investigatori quando questo succederà...
    Raf
    p.s. Castaldi, come ho già avuto modo di scriverti in passato, sul clero ed in particolare sugli educatori cattolici la penso peggio di te, ma su questo argomento, non so perchè, hai preso da subito una posizione di colpevolezza preconcetta (secondo me giuridicamente indifendibile) ed ora non sai come uscirne. Il che è, secondo me, esattamente quello che è successo agli inquirenti di questo caso.

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  12. @ Raf
    Vorrei correggerti, se consenti. Non ho abbracciato alcuna posizione colpevolista, ho solo criticato - da subito, questo sì - le tesi degli innocentisti ad oltranza (non garantisti, proprio "innocentisti ad oltranza"): queste tesi mi hanno irritato non tanto - e non solo - perché mettevano in discussione il metodo col quale venivano raccolte le testimonianze dei bambini (questo lo ritengo legittimo), ma perché mettevano in discussione il fatto stesso che quelle testimonianze potessero corrispondere alla realtà dei fatti. Ma per i disguidi tecnici che mi hanno costretto a cambiare piattaforma non riesco ad accedere all'indirizzo di Malvino che avevo sul Cannocchiale: potresti tu, qui, per piacere, riprodurmi - gentilmente, in virgolettato - quello che ho scritto e che ti pare significare "per me sono sicuramente colpevoli, su quei bambini si è sicuramente compiuto abuso"?
    In quanto all'immmagine che ho allegato al post: mi auguro che il rilievo che rivolgi a Valeria (che si è espressa sul disegno, non sul post, e che quindi penso andasse lasciata in pace) non voglia essere rivolto anche a me, almeno implicitamente, come subdola istigazione al colpevolismo. Fino al processo, che ritengo l'unica sede valida per formulare un giudizio, anche i disegni dei bambini che dicono di aver subito abusi sono soggetti al dubbio. Chi si sognava di dare a quel disegno un valore di prova certa, qui, su un blog? Ma si chi si può permettere, qui, su un blog, di dire che quanto dice un bambino è sicuramente falso? Solo un innocentista ad oltranza.-

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  13. Caro Raf, non ci conosciamo abbastanza perché Lei possa inferire un mio retropensiero. :))
    Provo a colmare, in parte, il vuoto:
    su questo caso non ho opinioni, figuriamoci giudizi, posizione fenomenologica.
    Ho una certezza, però: se mio figlio avesse fatto questo disegno saprei, senza ombra di dubbio - che Malvino invece conserva -, che è stato abusato. Non saprei da chi, dove e quando, ma non avrei dubbi sull'abuso. Mi aspetterei, quindi, che chi di dovere indagasse al fine di pervenire, almeno, a una verità processuale.
    Saluti
    Valeria
    p.s. in via cautelativa non avrei più mandato mio figlio in quella scuola.

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  14. Gentile Castaldi,
    non sono un innocentista ad oltranza, ma per una serie di considerazioni, a partire dai numerosi precedenti che presentano analogie molto precise col caso in questione, mi sono convinto che questa faccenda sia stata malissimo impostata e gestita dagli inquirenti (ed ovviamente dai giornalisti, che si sono gettati sugli indagati senza alcuna prova, con una furia che non ho mai osservato in casi di ACCERTATE VIOLENZE SU MINORI COMPIUTE DA ESPONENTI DEL CLERO).
    Se si fossero riscontrate impronte dei bambini sulla cucina appena scoperta, allora avrebbe avuto senso fare questa dichiarazione pubblica, ma farla PRIMA DEI RISCONTRI SULLE IMPRONTE dà una misura della pochezza delle indagini e del modo in cui vengono condotte, con l'occhio molto più attento al pubblico che alla realtà dell'indagine, la cui vera soluzione dovrebbe stare a cuore anche ai genitori delle presunte (consentimi di considerarle così, anche per rispetto nei loro riguardi) piccole vittime.
    Raf

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  15. @ Raf
    A me basta che lei non escluda che gli indagati siano colpevoli, come io non escludo che siano innocenti.

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  16. Scusatemi. Rimago basito di fronte all'affermazione di Valeria sul fatto che "se mio figlio avesse fatto questo disegno saprei, senza ombra di dubbio ......... che è stato abusato".
    Mio figlio, a cinque anni, aveva escogitato un giochetto per prendere per il culo suo nonna, molto bigotta, che lo tormentava continuamente con il bacino a gesù, prima di dormire, la preghierina all'angioletto custode e così via. Senza che nessuno gli avesse insegnato nulla (lo giuro!), aveva cominciato a dire, a questa povera vecchia, che il diavolo gli parlava da un quadro appeso in camera, non appena lei se ne andava via. La cosa è andata avanti per un bel po' di giorni, con il piccolo deciso nelle sue affermazioni, ribadite veementemente di fronte a noi e la nonna disperata che ci implorava in lacrime di portarlo da un prete del circondario, noto per praticare gli esorcismi; finché ho dovuto prendere mio figlio e - con infinita pazienza - farlo confessare alla nonna che era tutto uno scherzo, che si era inventato per prenderla in giro e, soprattutto, perché la smettesse di tormentarlo con le preghierine. Non sottovalutiamo né la forza fantastica dei bambini, né - purtroppo - la loro sostanziale incapacità di comprendere appieno le effettive conseguenze delle proprie azioni unite alla straordinaria capacità di creare un immaginario collettivo coerente, quando agiscono in gruppo. Tutto ciò, in particolare, di fronte al bombardamento d'informazioni che subiscono quotidianamente per effetto della televisione: mai visti certi cartoni giapponesi, tipo il rifacimento dell'apparentemente innocuo "Pinocchio"? Farebbero accaponare la pelle al Conte Dracula e venire gli incubi al Babau.
    Dovremo seguirli di più, invero, in ciò che guardano sul video. Sempre riferendomi a mio figlio, nella sua classe, in seconda elementare, è scoppiato uno scandalo quando una bimba ha raccontato ai propri genitori che la sua piccola compagna di banco le si era rivolta dicendole "Fatti succhiare quelle belle tettone, lesbicona mia!" .

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  17. Lector, c'è una letteratura sterminata sull'analisi dei disegni infantili e la eventuale diagnosi.
    Ho usato l'artificio retorico "mio figlio" per intendere un bambino che conosco bene, di cui conosco i disegni precedenti; elementi, questi ultimi, per contestualizzare il disegno in questione. Poi ho lasciato che il disegno mi raccontasse alla "pancia".
    Convengo che non sarebbe un argomento utile e dirimente in tribunale.
    Saluti :)
    valeria

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  18. @--Valeria
    Rimango basito dalla tua assoluta sicurezza nel ritrarre l'inferenza da quel disegno: "saprei, senza ombra di dubbio ......... che è stato abusato".
    Io, sarei molto più cauto: "saprei, senza ombra di dubbio ... che ha subito un trauma", sulla cui effettiva natura, mi riserverei d'indagare.
    Posto che, spesso, nei bambini, realtà e fantasia creano zone d'ombra di difficoltoso dipanamento, potrebbe trattarsi, molto più semplicemente, delle conseguenze derivanti dalla visione d'un film, dalla copertina d'una rivista, da un fumetto, dai dialoghi con un compagno, ecc. ecc.

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  19. P.S.
    "c'è una letteratura sterminata sull'analisi dei disegni infantili e la eventuale diagnosi."
    Quanta gente è finita sulla forca in virtù delle solenni cazzate scritte dal Lombroso? Eppure, ai suoi tempi, venivano considerate alla stregua del vangelo (per l'appunto!).

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  20. ma dai! veramente qui c'è qualche sedicente esperto a cui sembra di aver dedotto chissà quale recondito significato in quel disegno?

    io da piccolo disegnavo spesso qualche "grande pozzo nero". Cioè facevo una serie di cerchi neri sul foglio... questo cosa vorrebbe dire: che sono stato abusato in un pozzo?

    mi ricordo anche di aver disegnato una persona che conoscevo (e che mi stava antipatica) tra le fiamme...

    cosa sono? un serial killer mancato? devo darmi da fare a recuperare il tempo perduto?

    io non ho nessuna stima per i giudici, sovente, ma se l'italia fosse in mano vostra...

    questa è pura caccia alle streghe: ringrazio vespa per quella puntata dove quegli schifosi di genitori (!) e quella assistente sociale (o quel che era) hanno fatto la figura che hanno fatto!

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