lunedì 26 aprile 2010

Teniamolo da conto


“Lo scandalo pedofilia travolge i Boy Scout d’America, condannati da un tribunale dell’Oregon ad un maxi risarcimento da quasi 14 milioni di euro (18,5 milioni di dollari) nei confronti di un uomo per gli abusi subiti da un ex capo-scout. […] La vicenda risale agli anni ’80 quando un ragazzo - Kerry Lewis, che oggi ha 38 anni - fu abusato sessualmente da uno dei suoi capi «pattuglia», Timur Dykes, oggi 53enne. La Bsa (l’organizzazione degli scout d’America cui fanno capo migliaia di gruppi di boy scout legati a varie chiese) è stata condannata a pagare il risarcimento - secondo i giudici di Portland - per negligenza nel proteggere i «lupetti» da eventuali pedofili lasciando questi ultimi a contatto con i bambini”
Avvenire, 25.4.2010

 
Nessun commento al fatto che il risarcimento sia toccato alla Bsa e non al capo-scout. Pare che per il giornale dei vescovi sia cosa del tutto ovvia che a risarcire una vittima di abusi sessuali non sia la persona che lo ha materialmente commesso, ma l’organizzazione alla quale apparteneva. 
 

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